Marcello Ronzoni

Caro Marcello anche stavolta hai voluto sorprenderci andando avanti a scoprire un percorso nuovo, ed hai scelto la montagna più alta, quella dalla quale non si torna a raccontare com’è. Così ci hai lasciato soli sulle nostre misere collinette. ti immagino felice sulla vetta là in alto, libero da ogni preoccupazione e sofferenza materiale. Sono certo che starai già guardando le montagne vicine, studiando il modo di salire anche quelle, proprio come una volta. A proposito, mi confermi che in Paradiso di montagne ce ne sono tante? Se è così preparati perchè quando arriverò anch’io, potremo fare un bel programma, come una volta. E non limitarti alle montagnette perché, con te all’altro capo della corda non ci sono montagne troppo alte per noi, proprio come una volta. adesso ti lascio al tuo girovagare per le cime. Io mi limiterò a quelle nostre, purtroppo basse. Vedi, alla mia età, per salire sulle montagne vere mi servirebbe un compagno, ma un altro che potesse reggere il confronto con te non l’ho mai trovato e non lo troverò più. allora via da solo, anche se, sono certo, tu mi sarai sempre un passo avanti, pronto al consiglio in caso di bisogno. Vedi, un passo indietro a me c’è già l’Anna che, nonostante le sue paure si è convinta a seguirmi. Con due così posso andare dove voglio, non credi? Non è un addio, ci rivedremo Antonio

La montagna più alta rimane sempre dentro di noi (Walter Bonatti) Ciao Marcello